SLA: promettente trapianto cellule staminali
gen 25,2016
L’iniezione di cellule staminali che vengono indotte a secernere fattori neurotrofici nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica (SLA) risulta sicura, ben tollerata e probabilmente benefica a livello clinico e, benché la sua efficacia vada verificata con studi clinici appropriati, si tratta di una vera e propria innovazione, come affermato da Dimitrios Karussis dell’Università Hadassah-Hebrew di Gerusalemme, autore di una piccola indagine condotta su 12 pazienti che apre una finestra su una terapia in grado di rallentare la progressione della malattia e creare anche dei miglioramenti evidenti.
Sono stati infatti osservati significativi miglioramenti in singoli pazienti ed in alcuni particolari gruppi di muscoli il che, secondo i ricercatori, non si riflette sempre nelle cifre statistiche su cui si traggono le conclusioni degli studi scientifici. Si tratta tuttavia di eventi altamente improbabili senza un intervento terapeutico esterno, dato il decorso naturale della SLA.
I progressi osservati sono stati valutati anche tramite due innovativi biomarcatori, ossia la RM muscolare ed i potenziali d’azione muscolari compositi, che valutano la funzionalità neurale mediante elettromiografia. L’effetto osservato era maggiormente prominente nel braccio destro, in cui era stata praticata l’iniezione di staminali, e nei pazienti trattati per via intramuscolare. (JAMA Neurol online 2016, pubblicato l’11/1)